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Attualità mercoledì 14 settembre 2016 ore 11:38

​Aulla commissariata resta senza sindaco

Silvia Magnani - foto da youtube

Prima di lasciare il palazzo comunale l'ormai ex sindaca Silvia Magnani ha lanciato accuse: "Mi hanno sfiduciato per mia onestà"



AULLA — La sindaca, criticata dagli oppositori per il suo atteggiamento "dispotico, accentratore e poco incline al confronto", è stata costretta a deporre lo scettro da nove consiglieri che hanno presentato le dimissioni in uno studio notarile, senza alcuna possibilità per il consiglio comunale di esprimersi. 

Dei nove consiglieri firmatari della mozione di sfiducia presentata qualche settimana fa, solo sette si sono dimessi: Aldo Vivaldi, Sandro Caponi e Juri Gorlandi di Forza Italia, Carlo Magrini e i tre ex consiglieri di opposizione del Partito Democratico Ugo Malatesta, Tania Brunetti e Alessandro Giovannoni. I due che si sono aggiunti per arrivare al fatidico nove sono stati la presidente del Consiglio comunale Roberta Semeria e l'assessore ala cultura Alessandra Colombo. 

Sono rimasti fuori i due consiglieri di opposizione della lista Idee in Comune Matteo Lupi e Maria Grazia Lombardi, gli unici presenti alle 19 nel consiglio comunale convocato per discutere la mozione di sfiducia. 

“Avevamo chiesto che fosse aperta una crisi, con azzeramento delle deleghe, ma il sindaco ha preferito andare avanti con la solita arroganza - hanno commentato - D'altra parte, gli elementi di una crisi c'erano già due anni e quattro mesi fa, quando la Magnani è stata eletta sostenuta da un'accozzaglia eterogenea, che ha poi generato una maggioranza divisa.” 

L'ex sindaca, dopo aver ringraziato collaboratori ed esponenti di maggioranza fedeli fino all'ultimo, in una affollata conferenza stampa ha contestato i vari punti della mozione di sfiducia esordendo con questa frase: “Lealtà, trasparenza e coerenza sono per noi principi inderogabili; invece chi si è dimesso da consigliere non ha nemmeno avuto il coraggio di venire in consiglio comunale. Me ne vado a testa alta”. 

Magnani ha poi lanciato altre accuse: "Occorre iniziare a prescindere da interessi e potentati - ha detto - abbiamo rifiutato di inserire negli uffici mariti, parenti ed amici; siamo stati sfiduciati per onestà ma continuerò a lavorare per Aulla.”


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