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Attualità lunedì 06 febbraio 2017 ore 07:00

"Costa sversa acque reflue vicino all'acquedotto"

E' questo questo il sospetto degli abitanti di Albiano Magra supportato dalla documentazione di Gaia. Nuovo esposto alla Provincia



AULLA — Ieri sera la popolazione, a seguito di un incontro tra una delegazione di albianesi, il commissario Simonetta Castellani e il giurista ambientale Marco Grondacci, si è riunita presso la Croce Rossa di Albiano Magra per confrontarsi sugli esiti della riunione e sulle prossime mosse da intraprendere nella battaglia contro la ditta di smaltimento rifiuti Costa Mauro.

Ora punto nevralgico di tutta la situazione non è più cosa e come la ditta Costa smaltisce i rifiuti, e quali particelle immette nell'aria, ma lo sversamento delle acque reflue a solo 70 metri di distanza dai pozzi dell'acquedotto che serve le frazioni di Albiano e Caprigliola.

Il sospetto dei cittadini, però, è che quest'attività non sia conforme alle regole previste per il refluo delle acque; infatti, dall'incontro con il commissario il Comitato ha appreso che il 1° febbraio, durante una riunione alla quale hanno partecipato la Prefettura, il Comune, i sindacati e una delegazione Costa, è stato chiesto alla ditta di presentare un progetto redatto da un professionista relativo allo sversamento delle acque in modo tale da rispettare le regole ambientali. Piano che dovrà essere spedito da Costa agli enti tramite mail, e che se approvato gli darà la possibilità di fare richiesta alla Provincia per lavorare in deroga.

Inoltre, a rafforzare i sospetti, è il documento di Gaia presentato durante la Conferenza dei Servizi del 5 dicembre 2016, con il quale afferma che: "L'autorizzazione allo scarico in fognatura nera di acque reflue industriali da parte della ditta non risulta agli atti", come già peraltro denunciato nel 2013.

A causa di tutto questo, il giurista Grondacci, che ha reputato le modalità di invio del progetto stabilite dagli enti non conformi alla normativa vigente richiedendo invece apposita Conferenza dei Servizi, ha predisposto una documento con cui diffida la Provincia dal concedere una deroga per la lavorazione dei rifiuti.

Da qui è partita, quindi, la sottoscrizione del documento da parte dei cittadini, minacciando azioni di protesta nel caso in cui non venissero ascoltati.

Una manifestazione grande, questa volta, con l'auspicio che possano partecipare anche gli abitanti delle zone limitrofe, come coloro che risiedono a Caprigliola, che hanno anch'essi il diritto di sapere se l'acqua che arriva nelle loro case è o meno inquinata.


© Riproduzione riservata


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