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Politica mercoledì 07 giugno 2017 ore 13:45

"La Brunelli nelle popolari, ecco la giustizia"

Elviro Furia

E dopo l'attacco da parte della lista civica Idee in Comune contro il Pd, il nuovo segretario del partito risponde facendo la propria analisi su tutto



AULLA — Essendo, Idee in Comune, una lista già in gara per la poltrona da sindaco da diversi anni, anche Elviro Furia, ex sindaco e attuale segretario del Pd aullese, si scatena su quelle che sarebbero, secondo lui, delle mancate posizioni prese dagli allora consiglieri Lombardi e Lupi e sulla questione case popolari dove vive una loro candidata, nonché dipendente del Comune di Podenzana.

"Lo sport preferito di Idee in Comune - inizia Furia in una nota - è quello di spulciare. L’altro sport è quello di evidenziare le pagliuzze negli occhi altrui perché non sanno vedere la trave nei loro. L’inconsistenza politica e amministrativa di quel movimento è già stata testata nelle trascorse legislature durante le quali l’operato è stato un susseguirsi costante, quasi esclusivo, di ricerche di cavilli senza nessuna proposta costruttiva. Nessun ruolo di opposizione hanno avuto quando il Comune si è consegnato mani e piedi alla Regione e ai suoi tecnici causando il finale disfacimento del tessuto di Aulla a suo tempo iniziato con il trasferimento della stazione ferroviaria nella landa abbandonata in cui è stata realizzata."

"Nessun effettivo contrasto - prosegue - alla costruzione del muro della vergogna, che si assomma a piazza della vergogna, nessuna presa di posizione per la mancata previsione di protezione dal torrente Taverone. Assoluto disinteresse in relazione alla previsione di collocare le scuole sul tracciato ferroviario che ha definitivamente precluso qualsiasi tipo di viabilità alternativa.
Nessuna contestazione quando sono stati definitivamente interrotti i lavori nell’area Pallerone 2000."

In quanto alle proposte: "Non risulta che abbiano avanzato proposte per lo sviluppo del territorio alle maggioranze che si sono succedute alla guida della
città. Signori di Idee in Comune, è troppo facile sproloquiare e tranciare
giudizi senza fare niente di serio e di costruttivo."

Sull'influenza di Lucio Barani: "Gli esponenti di Idee in Comune gridano allo scandalo per il fatto che il senatore Barani ha autonomamente deciso di appoggiare la lista Valettini; quel Barani dal quale qualcuno di loro è stato a suo tempo beneficato con un posto di lavoro. E’ un fatto noto che non sottintende né accordi segreti né inciuci di sorta. Nella foga requisitoria dimenticano il piccolo particolare che sono i cittadini e solo loro che, nella personale libertà di voto, decidono a chi dare il consenso."

Su Matteo Lupi e Monja Brunelli: "Questi cultori del giustizialismo, per quanto li riguarda, non hanno comunicato il vero motivo per cui il loro ex capo Matteo Lupi haabbandonato il campo ritirandosi a vita privata. Questi cultori della legalità hanno accettato in lista, pur di tentare di vincere, la Monja Brunelli, la quale, secondo i codicilli a loro tanto cari, è eleggibile? (ai sensi dell’art. 60 del D. Lgs. 18-8- 2000n. 267). Ancora, sotto lo stringente profilo del loro concetto di legalità, sichiede se è legittimo che detta Monja Brunelli, funzionario responsabile Lavori Pubblici del Comune di Podenzana e convivente con un imprenditore, abbia titolo per beneficiare di una casa popolare. Signori censori di Idee in Comune dovete avere contezza che chi vuol essere più puro degli altri troverà sempre qualcuno più puro di lui."


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