Rotonda di Caprigliola, abitanti minacciano guerra

Prosegue il progetto della rotonda di Caprigliola che modificherà la viabilità della SR62 ma i cittadini erano all'oscuro di tutto

AULLA — Qualche anno fa si era ventilata l'idea di realizzare una rotonda all'altezza del bivio di Caprigliola per rendere il traffico, spesso bloccato soprattutto da Albiano verso Santo Stefano, più fluente.

Durante la precedente amministrazione il progetto ha preso corpo ma, esattamente dal 2015, gli abitanti che hanno proprietà ed abitano proprio laddove dovrebbe sorgere l'opera non hanno più avuto notizie in merito.

L'unica a rivelare di aver saputo qualcosa è stata la proprietaria del bar della stazione che sarà abbattuto in quanto la rotonda sorgerà proprio nel mezzo dell'attività sita in un palazzo che la Sovrintendenza dei beni archeologici e culturali ha dichiarato abbattibile: "L'ho saputo non dall'amministrazione ma dal mio commercialista che ne è venuto a conoscenza per caso. Così abbiamo chiesto un appuntamento in Comune e mi era stato spiegato che il mio bar sarebbe stato abbattuto, e mi era stato promesso che mi avrebbero restituito un'altra attività a loro spese. Dopo quell'incontro non ho più avuto alcuna notizia in merito."

Quindi la signora prosegue: "Io posso anche chiudere, tanto ho una certa età, ma ho una dipendente che ha bisogno di lavorare, quindi mi aspetto che quanto dettomi venga realizzato."

A presentare il progetto, ormai già esecutivo e praticamente impossibile da modificare, sono stati i nuovi dirigenti del Comune subentrati da venti giorni, ovvero l'architetto Franco Testa e il geometra Mauro Marcelli che, avvisati dall'Anas di accelerare sulla burocrazia, sono venuti a conoscenza dello stadio in cui si trova tutto l'iter e hanno pensato di organizzare un incontro per informare gli abitanti della zona sull'andamento delle cose, compresi anche quelli di Caprigliola e Albiano.

Proprio in questa sede, coloro che subiranno di più le conseguenze di questa rotonda hanno commentato: "Non siamo mai stati avvisati dall'amministrazione. Nessuno ci ha detto niente, e ora ci ritroviamo inascoltati con un progetto esecutivo che non potrà essere modificato. Abbiamo scoperto tutto adesso, e nessuno si è premurato non solo di informarci, ma anche di ascoltare i nostri dubbi e le nostre lamentele."

"Rischiamo - precisa arrabbiata Elena Torre, abitante nei pressi della futura opera - non solo di avere una strada che ci passa a un metro da casa, ma anche che le nostre abitazioni possano subire dei danni strutturali a causa dei lavori e del traffico pesante che usufruirà della nuova viabilità."

Prima che partano gli espropri e con l'inizio dei lavori da parte di Anas, il Comune dovrà rilasciare il parere favorevole della Commissione Paesaggio che si riunirà martedì 7 febbraio, riunione che probabilmente verrà rimandata per cercare di interloquire con i vertici nella speranza, nonostante il progetto sia ormai esecutivo, che si possano applicare alcune migliorie.

Infine, il Comune chiederà all'Anas di incontrare nuovamente i cittadini affinché possa rispondere in modo chiaro e deinifitivo alle loro domande.

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