Comitati anti Gaia, la Regione convoca il gestore

FIRENZE — Gaia, che ad oggi si occupa dei servizi idrici integrati in 46 Comuni delle province di Lucca, Pistoia e Massa Carrara, è stato convocato ieri per poter discutere di alcune questioni spinose quali l'acqua sporca, la mancanza di fogne, sistemi di misurazione obsoleti, distacchi non autorizzati dalla legge, bollette elevate e altri punti che, da tempo, sono quelli che suscitano le polemiche dei sindaci e dei cittadini lunigianesi e non solo.

Infatti, il bisogno di un confronto è nato proprio dall'incontro con più comitati provenienti dalle tre province, che hanno esposto alla commissione tutti i problemi che hanno riscontrato da quando si è insediato il gestore, quindi dal 2005. 

Dopo aver ascoltato le proteste degli utenti e le ragioni di Gaia, precisamente nelle persone del direttore Paolo Peruzzi, del presidente Vincenzo Colle e dell'ingegnere Ester Della Santa, il presidente della commissione Ambiente in consiglio regionale, Stefano Baccelli (Pd), ha deciso che sarà fissata una nuova audizione per "capire come intervenire a sostegno di ogni misura in favore di cittadini e utenti."

“Ci siamo fatti interpreti delle criticità manifestate dai cittadini - ha spiegato Baccelli in una nota - ricordando la richiesta di una revisione normativa avanzata dal comitato Acqua alla gola lo scorso 5 ottobre."

Il resoconto della giornata con Gaia, per quanto riguarda gli impianti, fotografa una realtà complessa e per alcuni aspetti ereditata dal passato, in quanto alcune reti idriche risultano vecchie e, proprio per questo, con il tempo il gestore cercherà di sostituirle là dove necessario.

Sul nodo morosità, invece, Gaia ha messo in campo azioni e misure accolte positivamente dalla commissione. Tra queste è già attivo il Fondo per utenze disagiate (circa 600mila euro), cui possono attingere cittadini segnalati dai servizi sociali per il pagamento delle bollette, che vengono anche protetti dal distacco del contatore per morosità.

“Il nostro obiettivo - spiega il presidente Colle - è allargare la possibilità di non procedere al distacco anche a famiglie in difficoltà non segnalate dagli assistenti sociali. Con l’Autorità regionale stiamo studiando soluzioni che ci consentano di non staccare utenti domestico residenti con agevolazione Isee, ma anche di operare una riduzione del flusso di acqua per tutta l'utenza domestico residente senza agevolazioni fiscali, per un intervallo di tempo da definire”. 

“La riduzione – ha spiegato – avverrà grazie all’inserimento di un dischetto nell’impianto, che potrà essere disinstallato non appena l’utente riesce a mettersi in regola con i pagamenti, anche attraverso piani di rateizzazione straordinari”.

Il fronte tariffe a Massa, infine, presenta elementi di criticità ben evidenziati da Peruzzi: “Il consumo medio è superiore rispetto al resto dei Comuni e le tariffe, calcolate a blocchi crescenti, risultano particolarmente elevate. Da qui la scelta di avviare campagne di contenimento rivolte ai singoli utenti ricordando comunque che esiste una tariffa agevolata legata alla dichiarazione Isee o misure in favore di famiglie numerose."

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