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Attualità martedì 15 novembre 2016 ore 09:53

Bocciata la riduzione della tassa sui rifiuti

Respinta la richiesta della lista Cambiamo Adesso di ridurre la tassa sui rifiuti per quegli esercizi collocati in zona montana e a rischio fallimento



FIVIZZANO — Nell’ultimo consiglio comunale, a seguito anche delle istanze presentate da un gruppo di cittadini di Sassalbo, la lista civica ha portato una mozione per richiedere un contributo sulla tassa smaltimento rifiuti per i commercianti collocati nei paesi di montagna disagiati.

I consiglieri Gia e Domenichelli hanno spiegato che le attività collocate nei paesi del Comune di Fivizzano oggi hanno subito un drastico ridimensionamento del fatturato dovuto al calo demografico e al fatto che la crisi spinge i consumatori alla ricerca di offerte nei grandi supermercati. Tutti questi avvenimenti, uniti all’eccessiva tassazione e non diversificata rispetto agli esercizi commerciali collocati in zone migliori, ha portato alla chiusura di molte attività nei paesi e alla richiesta della lista civica di tutelare, attraverso una riduzione o eliminazione della tassa di smaltimento rifiuti, i pochi negozi rimasti. 

"Gli esercizi di paese - commentano i due consiglieri in una nota - non svolgono solo un servizio, ma anche un ruolo sociale e di aiuto per l’anziana popolazione residente. Inoltre ci sono alcune realtà come Equi terme, con una peculiare vocazione turistica, che con un unico esercizio commerciale risulta difficilmente attrattivo per chi vuole passare una giornata nella splendida località."

"Il sindaco - proseguono - ha risposto che il bilancio non può sopportare questo impegno economico di poche migliaia di euro, ma nella stessa seduta la maggioranza ha approvato una variazione di bilancio di 10 mila euro per l’acquisto di un palco e di 16 mila euro per la bonifica della banca dati Imu che poteva essere svolta all’interno dell’amministrazione stessa, senza spese."

"Non si tratta di mancanza di soldi, - concludono - si tratta di priorità. Sicuramente la priorità di Cambiamo Adesso era di aiutare questi esercizi commerciali che coraggiosamente vanno avanti, mossi da un senso di appartenenza al territorio più che da reali incassi. Il contributo non avrebbe risolto il problema, ma sarebbe stato sicuramente un segnale di vicinanza."


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