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Attualità venerdì 19 marzo 2021 ore 16:35

"Un trauma le restrizioni per bar e ristoranti"

bar con cartello covid

Dal sindacato dei pubblici esercizi le misure restrittive per il contenimento del Covid sono accolte come un "grave trauma economico e psicologico"



MASSA CARRARA — “La proroga unita al rafforzamento delle restrizioni fino a Pasqua rappresentano un nuovo e ulteriore grave trauma economico e psicologico per le nostre imprese": da doloroso si fa disperato il grido lanciato da bar e ristoranti della provincia attraverso il sindacato pubblici esercizi Fiepet Confesercenti, con il suo presidente provinciale Francesco Bennati. "Le aziende, dopo ormai dodici mesi di start & stop, sono al limite come è evidente a tutti”, sottolinea.

La categoria non vede la fine del tunnel: “Le previsioni sul decreto sostegni parlano di ristori pari al 5% delle perdite, quindi una goccia nel mare – insiste Bennati -. Tutti noi crediamo che sia fondamentale tutelare e salvaguardare l’aspetto sanitario, ma dopo il periodo pasquale, e passata la metà di aprile, non accetteremo più ulteriori chiusure. Rispettando le regole e con l’adozione dei protocolli di sicurezza, costruiti in questo anno, pretendiamo di riaprire tutte le attività: palestre, mercati, attività commerciali e del servizio alla persona, tutta la filiera turistica e i ristoranti, anche a cena con il servizio al tavolo”. 

Bennati chiede alla politica anche un cambio di passo nei progetti di medio-lungo periodo. “E' il tempo di fare programmi precisi e non i soliti provvedimenti dell’ultimo minuto; non possiamo più vivere alla giornata. Le nostre imprese hanno la necessità di programmare il lavoro dei prossimi mesi. Ci aspettiamo quindi per i nostri settori una moratoria dei finanziamenti per tutto il 2021, oltre al reinserimento del credito d’imposta per gli affitti. Vogliamo poter lavorare – conclude il presidente Fiepet Massa Carrara - non possiamo assistere alle perdita e scomparsa silenziosa delle nostre aziende, degli investimenti e del lavoro di tutta una vita”.


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