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Attualità giovedì 29 settembre 2016 ore 14:25

Resta inascoltato l'appello degli artigiani

I comuni apuo-lunigianesi - riferisce CNA - fanno orecchie da mercante, niente sconti sulla Tari per chi produce rifiuti spceciali



MASSA — “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” recita un vecchio adagio che probabilmente non vale per i comuni della provincia di Massa Carrara che continuano a tacere quando si parla di ridurre la Tari per tutte quelle imprese che producono rifiuti speciali. 

La richiesta-appello di Cna ai comuni di Massa, Carrara, Montignoso e all’Unione dei Comuni della Lunigiana è rimasta fino ad oggi lettera morta. Nella richiesta inviata agli assessori al bilancio la principale associazione degli artigiani partiva da una sentenza della Corte Suprema di Cassazione.

In sintesi i comuni continuano a chiedere soldi anche sui rifiuti speciali che le imprese smaltiscono tramite i circuiti di raccolta privata, in maniera ecologicamente corretta e coerente con i principi comunitari. Cna ha chiesto e chiede una riduzione della Tari applicata fino a qui in maniera illegittima. “Forse il problema vero di questo territorio è la capacità di non ascoltare. Abbiamo una classe politica che non si pone mai il problema di ascoltare i soggetti economici del territorio. Posso comprendere qualsiasi tipo di difficoltà nel gestire eventualmente le problematiche che scaturiscono dalla sentenza – analizza Paolo Bedini, Presidente Cna Massa Carrara - ma trovo assolutamente incomprensibile la mancanza di dialogo con le Pubbliche Amministrazioni del territorio. Nessuno ha risposto alla nostra richiesta di incontro. E' giusto che le persone, gli imprenditori e il mondo delle imprese sappia che mentre la nostra Associazione cerca di far valere dei diritti, sanciti in precise sentenze, c'è tutto un mondo politico e una classe di dirigenti pubblici che non si pone minimamente il problema”.


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