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Attualità lunedì 23 gennaio 2017 ore 08:32

"Aiutiamo le imprese agricole"

E' l'intenzione del sindaco Mastrini che, durante la presentazione del Pit, ha sostenuto l'iniziativa come una possibilità per aiutare gli agricoltori



TRESANA — Un'azione, quella dell'ente Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano accompagnato nel percorso dal Gal, volta a sostenere le imprese agricole del Comune di Tresana, a cui hanno risposto anche gli imprenditori dei Comuni vicini.

"Uno dei compiti degli Enti pubblici - spiega il sindaco Matteo Mastrini - è quello di sensibilizzare le attività produttive circa le possibilità offerte dai bandi aperti. Per questo abbiamo voluto organizzare un evento Pit a Tresana, cui hanno aderito molte realtà che non erano abituate a partecipare ai bandi comunitari"

Sulle prospettive: "Sarebbe importante presentare una progettualità condivisa all'interno del territorio lunigianese. La scadenza del bando è prevista il 24 Febbraio. Gli obiettivi più importanti sono relativi al dissesto idrogeologico, ai fini di una maggiore resistenza ai cambiamenti climatici. Non bisogna però sottovalutare la possibilità di mantenere e ripristinare il paesaggio recuperando le aree degradate salvaguardando il paesaggio di pregio."

Per quanto riguarda le risorse idriche: "Il Pit favorisce la diversificazione degli approvvigionamenti, il risparmio idrico e la tutela delle acque, ma anche la biodiversità e le aree di alto valore naturalistico". 

Previsti aiuti anche per gli agricoltori: "Penso alla realizzazione di recinzioni e altre attrezzature che si rendono necessarie per il proliferare di ungulati".

Difficile, ma non impossibile la cooperazione di filiera: "Spesso critico la Regione, ma riconosco che sarebbe più importante finanziare un'economia che i singoli imprenditori: mi spiego meglio. Se gli agricoltori riuscissero ad allestire una filiera e presentare un accordo territoriale saremmo più competitivi, ad esempio per quanto riguarda il legno. Potremmo chiedere il finanziamento del taglio, della trasformazione e della vendita del castagno, senza dimenticare la produzione dei derivati, dalle farine ai prodotti per i quali è necessaria una specifica lavorazione".


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