Arriva anche l'analisi della situazione scolastica legata all'accorpamento delle scuole da parte del circolo Pd di Pallerone e Aulla.
"Non può sfuggire ad un osservatore il perché di quanto sta accadendo, - commenta il Circolo in una nota - i perché di una vicenda che parte dai rapporti tesi, o meglio pessimi, tra la maggior parte dei sindaci e la decaduta amministrazione di Aulla, grazie a un Sindaco, la Magnani, per due anni isolata, arroccata, prigioniera della propria arroganza, che alla fine ne ha decretato la caduta, ma che poi prende forma, e questo è quello che più fa male, in una fase di debolezza politica a causa dell’attuale gestione commissariale, e che sa tanto di coltellata alle spalle, e, per quanto ci riguarda, anche di spari dal fuoco amico."
"Apprezzabile, anche se un po’ tardivo, - continuano i rappresentanti del Circolo - il sussulto di orgoglio di molti sindaci, che, al di là del colore politico, hanno o stanno rivalutando la propria decisione, ponendo le basi per una revisione sostanziale del deliberato, per la quale, grazie anche alle sollecitazioni della Segreteria Comunale del PD, all’intervento delle autorità scolastiche regionali, e all’azione puntuale e tempestiva del Consigliere Regionale Giacomo Bugliani, la Regione Toscana ha dato totale disponibilità, tramite l’Assessore Grieco, ad una presa d’atto."
Quindi arriva la richiesta indirizzata soprattutto ai sindaci del Pd: "Chiediamo pertanto con forza, senza se e senza ma, ai sindaci che fanno riferimento al PD, quindi Fivizzano, Comano, Mulazzo, Licciana, Bagnone, oltre ovviamente Fosdinovo, un atto di responsabilità, congelando il deliberato, e valutando ipotesi diverse sulle quali la Regione Toscana, ribadiamo, ha fornito ampia disponibilità. Sulla vicenda alcune riflessioni: una città come Aulla non può più permettersi né governi scadenti, né un clima di continua divisione ma è ormai imprescindibile cercare di unire le energie su progetti condivisi."
Un richiamo infine al governo dell’Unione, quindi della Lunigiana: "In questo senso il PD come prima forza politica del territorio deve assumersi le proprie responsabilità, ripensare la propria azione sul territorio, dialogando e collaborando con i sindaci, senza imporre né subire diktat, ma soprattutto coinvolgendo i territori nelle proprie scelte, evitando in futuro di andare nuovamente a sbattere."