Un incontro scaturito dalla visita di ieri in Provincia da alcuni rappresentanti del comitato Uniti per Albiano, e necessario per affrontare il caso dell'impresa di smaltimento rifiuti Costa Mauro, che svolge la propria attività in mezzo ad un paese di 3.000 abitanti.
Le novità sulla ditta riguardano, ora, gli sversamenti industriali sfocianti nel fiume Magra a soli 70 metri dai pozzi di mungitura dell'acqua potabile per la rete idrica destinata ai paesi di Albiano Magra e Caprigliola.
Gianni Lorenzetti, già sindaco di Montignoso e da poco più di un mese insediatosi anche a Palazzo Aranci, ha iniziato la nuova esperienza con un caso davvero complicato e ingarbugliato, quanto misterioso e contorto, degno di studio esemplare in qualche corso universitario, come ha osato definirlo proprio uno degli addetti ai lavori, in aiuto a difendere la salute degli albianesi, ossia il noto giurista ambientale Marco Grondacci.
In concomitanza alla consegna della sopracitata diffida nelle mani del presidente della Provincia, ieri mattina lo staff della Costa Mauro è stato accolto ancora dallo stesso Lorenzetti per la valutazione di autorizzazioni, proroghe e quant'altro.
Quasi in contemporanea agli appuntamenti in Provincia, sempre ieri mattina, c'è stato movimento anche presso gli uffici del Tribunale da parte degli avvocati della famiglia Costa, forse segno che la legge sta facendo il suo corso.