"Inaccettabili e preoccupanti i nuovi disservizi sulle linee della telefonia fissa e dati in Lunigiana. Soluzioni o class action": a scendere sul piede di guerra sono gli artigiani di Cna che chiedono soluzioni rapide per le loro imprese, ma anche per le famiglie e più in generale per tutti coloro che devono operare in telelavoro, seguire le lezioni con la didattica a distanza o effettuare interventi di telemedicina, per esempio.
O si risolve la questione, minacciano gli artigiani, "o ci attiveremo con una class action”. Cna lancia il suo appello a politica e compagnie telefoniche: "Sono numero le aziende artigiane e ricettive che lamentano, ormai da mesi, a volte anche da anni, problemi alla stabilità della connettività e della telefonia", ricordano.
“Il maltempo – spiega Paolo Bedini, presidente Cna Massa Carrara – ha di fatto aggravato una situazione che era già molto critica. La politica locale e regionale, e le stesse compagnie che sono a conoscenza di queste problematiche, devono intervenire. Altrimenti saremo costretti ad un’azione legale. In Lunigiana non è garantito un servizio essenziale ed indispensabile non solo per l’attività lavorativa ma per la quotidianità”.
La disconnessione della Lunigiana è in realtà un problema che arriva da lontano: “Viene dalla mancanza di una seria programmazione territoriale – spiega ancora Bedini - e già nel 2019 durante i nostri incontri con i sindaci ci era stato evidenziata la difficoltà di procedere al completamento del servizio fibra sia per le attività che per le persone. Ne abbiamo parlato anche lo scorso mese con l’assessore regionale Stefano Baccelli".
"Non rendere un territorio connesso significa penalizzarlo - conclude Cna - soprattutto quando i bandi, a partire da quelli della Regione Toscana fino all’Inail, si basano sul click day. Significa non mettere le imprese nelle stesse condizioni di concorrere e competere". Infine: "Se c’è una politica capace di connettere la Lunigiana batta un colpo”.