L'inchiesta in cui sono coinvolti un ex assessore e un dipendente comunale che avrebbero costruito due piscine all'interno delle loro proprietà senza alcune autorizzaziona, ha scatenato tutto il mondo politico aullese, così anche la lista civica di Idee in Comune, che durante la passata legislatura costituiva l'ala d'opposizione, ha deciso di intervenire.
"La trasparenza tanto sbandierata il giorno della sfiducia dall' ex sindaca Silvia Magnani - proseguono - ha sempre avuto un altro nome durante gli anni di amministrazione: il silenzio su fatti e misfatti, abusi e illeciti, di ex assessori, dipendenti e funzionari risultava doveroso finché erano dalla sua parte. Anche delle loro piscine abusive, guarda caso, si ha notizia solo ora, nonostante il Comune, per il tramite del suo segretario, sia tenuto ogni mese a comunicare al Procuratore della Repubblica se nel suo territorio siano stati accertati abusi edilizi."
"Idee in Comune ha sempre pensato e detto esplicitamente - conclude la Lista -che Magnani fosse inadeguata per quel ruolo e la realtà delle cose ci ha dato ragione. Quasi certamente ha pensato che l’eredità dinastica le avrebbe consentito di governare Aulla per dieci anni, senza ricevere critiche, ma solo messaggi di complimenti che (anche se ancora da ricevere visto la loro datazione a Natale 2016) opportunamente dovrebbero restare nella sfera del privato e non pubblicati sui social, non si sa se per convincere erroneamente gli altri o per aiutare se stessa a farsene una ragione. la sua opportunità, ha fallito politicamente per i numerosi errori commessi e per la crudezza e insensibilità nei rapporti interpersonali".