Attualità

Prende forma il trasporto sociale

Un progetto per consentire ai bisognosi di muoversi e usufruire di tutti i servizi, è l'obiettivo della Società della Salute della Lunigiana

Ed è per centrare questo obiettivo nella nostra terra che, nei giorni scorsi, il presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di volontariato del comprensorio.

Fine dell’incontro era concretizzare un coordinamento che consenta, con il ruolo di ente capofila della SdS Lunigiana, di organizzare al meglio il trasporto sociale, un servizio di accompagnamento rivolto a persone in condizioni di disagio psichico, fisico o economico, quindi a persone fragili (anziani, minori o persone con disabilità), e finalizzato a consentire l'accesso alla rete di servizi sanitari, sociali, educativi e ricreativi o ad eventi aggregativi.

“Si tratta di un servizio sicuramente importante – commenta Varese in una nota – per le persone a ridotta mobilità, soprattutto in una terra difficile come la Lunigiana se si parla di distanze. Penso, ad esempio, a un anziano disabile, bisognoso di terapie per la riabilitazione, che debba partire dal Comune di Zeri per raggiungere la Don Gnocchi a Fivizzano. E’ a loro che bisogna pensare e voglio ringraziare le associazioni di volontariato che hanno partecipato all’incontro per la loro disponibilità”.

Per la precisione il trasporto sociale è un servizio di competenza comunale che può essere effettuato in proprio, attraverso i servizi sociali competenti, oppure in funzione associata, delegandone la gestione all’Unione dei Comuni di appartenenza, alle Società della Salute, all'Azienda USL di riferimento o ad altre forme associative.

È finalizzato a garantire l'accesso a strutture prevalentemente socio-sanitarie (RSA, strutture di riabilitazione), socio-assistenziali (centri di socializzazione, comunità per minori), scolastiche (scuola dell’infanzia, primaria e secondarie di primo grado) e, solo in via eccezionale, anche lavorative o sanitarie.

È in larghissima misura erogato da associazioni di volontariato.
Il costo del servizio può essere interamente a carico degli enti competenti, secondo modalità definite da regolamenti o altri atti, oppure, in minima parte, a carico dell'utenza, attraverso una quota di compartecipazione.