Attualità

Un giovedì grasso da favola al centro di Quercia

Il giovedì grasso è stato festeggiato in armonia e condivisione al Centro di socializzazione handicap gestito dalla Società della Salute

Gli ospiti del centro di Quercia hanno portato in scena una simpatica rivisitazione della classica fiaba 'Biancaneve e i sette nani', ribattezzata per l’occasione 'Sette Biancaneve e un nano'.

Con addosso vestiti coloratissimi e realizzati da loro stessi, con l’ausilio dei quattro operatori del centro (Patrizia Serapiglia, Cecilia Rinaldi, Lina Lami e Alessandro Bongi), gli ospiti hanno portato una ventata di allegria e tante risate, riscuotendo gli applausi sinceri di operatori, volontari e degli ospiti dell’analogo centro di Moncigoli di Fivizzano, seduti fra il pubblico.

La mattinata si è conclusa con il gioco della pentolaccia, portata dai rappresentanti del centro Edu@play di Bagnone e riempita con le caramelle offerte dal parroco di Quercia, don Roberto Turini, e con il pranzo tutti assieme in una bella atmosfera di festa, a cui hanno partecipato anche le dottoresse Angela Neri, responsabile gestionale dei tre centri di socializzazione handicap presenti in Lunigiana, e Piera Rosi, psicologa e responsabile tecnica degli stessi.

Ma le iniziative non sono ancora finite:
il 28 febbraio, martedì grasso, lo spettacolo si ripeterà con i circa 40 bambini delle classi 4^ e 5^ delle scuole elementari di Barbarasco di Tresana, mentre il 15 marzo andrà in scena la festa di primavera con i ragazzi della classe 2^ A delle scuole medie di Aulla.

Sono tre i centri di socializzazione handicap in Lunigiana, tutti gestiti dalla Società della Salute, quelli di Caprio di Filattiera, di Moncigoli di Fivizzano e di Quercia di Aulla. "Ottimamente integrati sul territorio – sottolinea il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – e la cui opera di rete consente a chi ne usufruisce di condividere le proprie esperienze e di fare fronte all'isolamento sociale che può derivare dalla propria peculiare condizione. E le feste come quelle di stamani non fanno altro che rinsaldare rapporti umani e di amicizia fra ospiti, operatori e volontari, il cui contributo alla coesione sociale – conclude
Varese – è motivo di vanto per la SdS Lunigiana”.