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"Fondamentale superare la situazione emergenziale"

Fa presente il consigliere Bugliani alla Regione chiedendo di proseguire nell'impegno di costruire in breve tempo il nuovo polo scolastico aullese

Nonostante la Regione abbia garantito l'apertura delle scuole entro dicembre 2016 che poi, a seguito degli allestimenti e dei trasferimenti, slitterà a gennaio 2017, il futuro del plesso scolastico aullese è ancora incerto.

Così, interviene il consigliere regionale del PD Giacomo Bugliani che ha deciso di interrogare la giunta affinché si possano conoscere una volta per tutte le stime dei tempi di completamento dei lavori. Dopo 5 anni è ormai arrivato il momento di far uscire dalla crisi emergenziale i 208 alunni delle scuole elementari e i 227 delle medie che, proprio proprio quest'ultimi,  fino al 2018 continueranno a spendere le loro ore all'interno dei moduli prefabbricati che dovevano essere provvisori. 

“Quella del 2011 fu un’ondata eccezionale di maltempo che mise in ginocchio buona parte del nostro territorio. – ripercorre Bugliani – La Regione Toscana intervenne tempestivamente, dimostrando di essere a fianco dei cittadini vittime di questo disastro, in cui il Comune di Aulla risultò tra quelli più colpiti. È proprio in considerazione del forte impegno regionale profuso in questa situazione emergenziale che ho presentato quest’interrogazione, puntando l’attenzione sulle tempistiche di completamento dell’intero polo scolastico aullese. La complessità delle operazioni di bonifica dell’area destinata a ospitare il nuovo plesso ha rallentato notevolmente l’andamento dei lavori, motivo per cui il cantiere della scuola primaria è stato aperto nel dicembre 2015, quello della scuola media risulta ancora in ritardo."

"E così - conclude il Consigliere - più di 400 bambini e ragazzi la mattina non entrano a scuola come i loro coetanei ma dentro a dei container. Dare ai ragazzi aullesi la possibilità di tornare quanto prima in un edificio scolastico vero e proprio, di poter seguire le lezioni in vere aule e non più, dopo 5 anni, dentro a moduli prefabbricati è un obiettivo non rimandabile per tutti noi e sono consapevole che l’impegno continuerà a essere massimo per poter risolvere le criticità emerse durante questi lavori”.