E' accaduto al liceo scientifico "Da Vinci"; la commissione, come sappiamo, è formata da docenti interni ed esterni, mentre il presidente è esterno, ma stavolta qualcosa non ha funzionato se addirittura è stato necessario l'intervento del provveditore. Naturalmente una cortina di discrezione e cautela circonda l'accaduto, ma sembra che la presidente non si sia attenuta alla normativa vigente, ciò ha sollevato malcontento e preoccupazione tra genitori e alunni, creando un clima teso e negativo in un momento così importante per i giovani studenti. Alle segnalazioni del caso è seguita la visita degli ispettori preposti dal provveditorato e successivamente la decisione di sospendere la docente dall'incarico di presidente condivisa dal provveditore e dal liceo. La decisione non sarà stata certo facile, ma i ragazzi avevano tutto il diritto di procedere nelle loro prove, lavorando in un clima sereno e collaborativo.