Cultura

"Economia e cultura un motore per tutti"

Sono queste le dichiarazioni di Cosimo Maria Ferri, sottosegretario del Ministero della Giustizia, presso il salone internazionale dell'archeologia

Cosimo Maria Ferri

Il sottosegretario, insieme al sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini, era ieri a TourismA nel padiglione Sardegna per presentare la rete dei musei delle statue stele-menhir che vede tra i protagonisti anche il museo del Castello del Piagnaro di Pontremoli. Grande accoglienza e grande interesse in sala quando il direttore della Fiera TourismA Piero Pruneti ha presentato il progetto della Rete.

A margine dell’evento il sottosegretario Ferri, dopo aver ringraziato l’editore Carlo Delfino, che ha avuto l’idea della rete, ha dichiarato “Il Salone Internazionale dell’Archeologia è una prestigiosa opportunità di crescita per i tanti operatori impegnati nell’ambito dei beni culturali, per creare un confronto, fare il punto delle iniziative avviate e predisporre ambiziosi progetti per il futuro. L’Italia ha un patrimonio culturale straordinario, unico al mondo, che deve essere valorizzato sia come elemento identitario di conoscenza di noi stessi e delle nostre origini, sia come vero e proprio volano per l’economia locale e nazionale. "

"Sono qui - ha proseguito - per sviluppare l’importante iniziativa di creare una rete di collaborazione tra i tanti musei che espongono le Statue Stele-Menhir, tra i quali vi rientra anche il Museo delle Statue Stele Lunigianesi che si trova a Pontremoli. Anche la Toscana è quindi presente. Si tratta di un’iniziativa che potrà aumentare la visibilità e la conoscenza di questi luoghi straordinari, incrementando il numero di visitatori e creando un importante ritorno economico per gli stessi territori.

"La rete consentirà a ciascun museo di aprire un’unica finestra verso l’Europa e verso l’internazionalizzazione. Sara’ un’occasione importante anche per tanti studiosi, studenti e un’occasione di lavoro per tanti operatori turistici. Economia,Turismo, Cultura - ha concluso Ferri - sono sempre di più un motore per il nostro Paese. Dalla sua riapertura, avvenuta nel giugno 2015, il museo pontremolese ha avuto un significativo risultato in termini di visitatori, a dimostrazione del vivo interesse che i tanti turisti nutrono nei confronti della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Oggi la sfida è proprio quella di non rimanere chiusi rispetto alle altre realtà, ma bensì quella di creare una stretta e proficua collaborazione per crescere e per migliorare sempre di più il servizio che viene presentato al visitatore.”