La pontremolese è una razza di bovino che, grazie alle sue caratteristiche, era stata impiegata nel lavoro dei campi, nel traino e tutto ciò che poteva essere d'aiuto nella Lunigiana rurale di più di sessant'anni fa.
Una razza che la Lunigiana sta cercando di recuperare in quanto autoctona e, di conseguenza, gioiello da proteggere ma anche da valorizzare come altro simbolo di questa terra da sempre classificata come povera ma, in realtà, ricca di particolarità uniche come, per l'appunto, questo animale che oggi viene riscoperto in tutte le sue qualità.
Difatti, negli ultimi anni, oltre a nuovi allevamenti e, quindi, all'ampliamento del numero dei capi, è avvenuta una graduale scoperta di ciò che la carne e il latte di questa mucca possono dare. La carne, in passato non impiegata perché troppo dura proprio a causa della sua predisposizione al lavoro, è stata lavorata dallo chef Rolandi Paganini fino a trovare il modo giusto per essere assaporata nel migliore dei modi, rivelando un sapore particolare e gradevolissimo. Anche per il suo latte ci sono buone notizie: molto grasso, è ricco di proprietà e attualmente viene impiegato per la produzione di formaggi e derivati.
A tutto questo e alla sua importanza come figura storica all'interno della vita lunigianese del passato, è dedicato il seminario di domani che inizierà alle ore 15,30 proprio presso l'allevamento dell'azienda agricola di Bongi Antonio a Porciglia di Fivizzano. Si susseguiranno storici, professori universitari e chef per affrontare a tutto tondo questo tema che, sempre più, sta prendendo piede nella nostra tradizione culinaria.
Fausta Fabbri, dirigente della Regione Toscana, si occuperà proprio di illustrare il progetto di recupero della razza pontremolese e il presidente Silvano Zaccone del Consorzio "Il Cigno", che si occupa della riscoperta dei valori e della storia del popolo ligure, di fare un resoconto annuale delle attività.
Interverrà anche il sindaco Paolo Grassi e condurrà la giornata l'assessore alle attività produttive Giovanni Junior Poleschi.