Un’ inaugurazione che ha visto la presenza di molte autorità tra cui alcuni sindaci della Lunigiana e la dirigente della Regione Toscana, Fausta Fabbri. Un caseificio nel quale i processi moderni si alternano a gesti antichi e rituali e il risultato è un prodotto di ottima qualità: un latte raro delle bovine di razza pontremolese. Una razza, quella pontremolese, a rischio di estinzione che una volta era impiegata persino per il trasporto dei blocchi di marmo da Carrara al mare. Oggi, grazie agli incentivi governativi, della regione Toscana e ora anche dell’UE si cerca di salvaguardarla con l’auspicio di poterla rivedere sulle colline lunigianesi.