Sport

Neve e ghiaccio, come affrontare la montagna

L'associazione Mangia Trekking svolge per gli associati delle giornate di informazione circa la frequentazione della montagna d'inverno

Foto di Mangia Trekking

Nel merito delle indicazioni e delle valutazioni, senza entrare in stretti tecnicismi, l’associazione invita sempre a tener presente che d’inverno la montagna richiama un’insieme di cognizioni e capacità più elevate che in estate. 

Quindi sarà sempre bene pianificare accuratamente prima il percorso e l’attività da svolgervi già da casa. Freddo e neve rappresentano la vera possibilità di repentaglio per la persona, un rischio parzialmente controllabile. 

Infatti nella neve possiamo ritrovare il fenomeno delle valanghe, e per questo si devono sempre evitare i luoghi e i pendii accentuati. Come regola generale, l’associazione ritiene sia bene sapere che luoghi o pendii con inclinazione maggiore di 25° e neve sul terreno superiore ai 25 centimetri non potranno mai offrire garanzia totale di sicurezza. 

Il freddo è pericoloso in quanto può causare ipotermia, e formazione di ghiaccio sul manto nevoso, fenomeni che si combattono parzialmente con un adeguato abbigliamento e le giuste attrezzature al seguito. Ma l’esperienza insegna che è sempre bene tener presente che freddo e ghiaccio provocano anche congelamento degli arti e valanghe. Infatti in montagna, le zone battute dal vento sono quelle ove si formano lastre di ghiaccio, ove soltanto con i ramponi ed una buona tecnica è possibile accedervi. 

Camminare sul ghiaccio è sempre sconsigliabile. Insidiosissime le lastre di ghiaccio, rappresentando poi un sovraccarico di peso sul manto nevoso e sono quindi spesso causa di valanghe, come lo possono essere le diverse conformazioni degli strati nevosi. 

L’associazione Mangia Trekking osserva inoltre che, nei luoghi ripidi con maggiore deposito di neve, canalini e piccole o grandi valli che siano, anche il semplice peso di una persona, talvolta può rappresentare un sovraccarico sul manto nevoso e quindi essere causa di valanga. 

Così nelle proprie periodiche attività nelle montagne di casa, mentre sostiene che le avventure spericolate non rappresentano mai un valore, l’associazione invita sempre i presenti ad osservare tante precauzioni. 

Attenzione al meteo. Considerare le difficoltà rappresentate dai possibili addensamenti nebbiosi. Avere al seguito il giusto abbigliamento, ed almeno picca, pala, ramponi o ciaspole, sonda ed ogni altra attrezzatura che potrebbe risultare necessaria. Assicurare la perfetta comunicazione tra il primo e l’ultimo del gruppo di marcia. 

Camminare o muoversi sui manti nevosi tenendo, gli uni dagli altri una giusta distanza, e ponendo sempre molta attenzione al corretto avanzare, soprattutto nelle discese. Senza la presunzione di voler insegnare qualcosa, l’associazione invita coloro che si avvicinano alla montagna d’inverno a far sempre tesoro, delle esperienze e dei saggi consigli.

Dove la Prevenzione è sicuramente il valore aggiunto più alto.