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Speranze per la frana di Canova

Un incontro tra il presidente della Provincia Lorenzetti e un cittadino, Claudio Giorgi, ha riaperto la possibilità di vedere risolto il problema

Uno smottamento che da sei anni crea grandi problemi alla popolazione di Canova e dei paesi limitrofi, costretta a utilizzare quella strada, ora pericolosa, per recarsi al lavoro e tornare a casa ma che, nonostante tutto, viene ignorata da tanto, troppo tempo.

Si sono registrati anche degli incidenti in questi anni ma la Provincia ha ribadito a più riprese di non avere i soldi necessari per il ripristino della strada.

Sia la Lega Nord con Michael Santini, che i comitati di Canova di cui la portavoce è Katia Tomè, che Giorgi hanno minacciato una manifestazione per vedere, finalmente, i lavori iniziare e lo smottamento risolto.

Ma grazie ai social e a una discussione su Facebook, Giorgi è riuscito a intercettare Lorenzetti che questa mattina, in occasione della riunione organizzata tra i sindaci della Lunigiana e la Provincia per discutere di immigrazione e sicurezza, lo ha incontrato ribadendo che l'Ente non ha soldi ma di dargli una settimana di tempo per provare a smuovere le acque in quanto ha compreso che la situazione è effettivamente ormai insopportabile per la cittadinanza.

"Si tratta di un problema creato dallo Stato - ha commentato Lorenzetti - che ci ha dato i soldi ma ce li ha tolti di nuovo tramite altre vie. Se quindi lo stato metterà a disposizione delle Province quei 461 milioni necessari a risolvere numerosi disagi si potrà chiudere e approvare il bilancio e la Provincia potrà mettere a disposizione della viabilità provinciale circa 700 mila euro, che non è comunque la cifra ottimale."

"Basti pensare - conclude - che la cifra ottimale per garantire una manutenzione ordinaria delle strade si aggira tra gli 8 e i 9 mila euro al chilometro e non di mille come eventualmente potrà essere."