Attualità

Un mese per aprire il centro di trasformazione

E’ quanto concede Coldiretti prima di passare ad azioni eclatanti se non sarà data questa opportunità di sviluppo alle aziende agricole del territorio

Arriva l’ultimatum di Coldiretti che è pronta, in assenza di risposte, anche ad intraprendere la via della protesta. Sono passati ormai quattro mesi dall’ultimo allarme lanciato al Sindaco del comune lunigianese, Camilla Bianchi in merito ai “vergognosi ritardi” che impediscono l’utilizzo del Centro di Trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli a Brasino. La struttura, che ha richiesto per la sua realizzazione importanti risorse economiche da parte di Regione Toscana, Camera di Commercio, Unione dei Comuni ed altri soggetti, non è mai entrata in funzione malgrado l’assegnazione, nel dicembre del 2013, dell’utilizzo da parte produttori aderenti alla Cooperativa di Fosdinovo che ne aveva fatto presagire l’apertura ufficiale. “Due anni dopo – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Coldiretti Massa Carrara – la situazione è esattamente la stessa. Ci avrebbero messo meno a costruire ed aprire un nuovo Colosseo. E’ una storia imbarazzante”.

Il centro, dotato di macchinari e spazi idonei, è stato individuato come il luogo comune, quindi usato dai produttori, per trasformare i loro prodotti agricoli in specialità gastronomiche come confetture, succhi di frutta e così via. “Il tempo delle attese è per noi finito – conclude Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Massa Carrara – così come quello della pazienza. L’amministrazione ha un mese di tempo per consentire l’apertura del centro. Ogni scusa, a questo punto, non è più valida. Il tempo non è certo mancato. Siamo pronti alla protesta se non sarà assicurata alle imprese agricole del territorio la possibilità di utilizzare spazi ed attrezzature che erano stati pensati per questo scopo”.