Ancora una volta nel mirino la società interamente pubblica che gestisce gli acquedotti in quasi tutta la Lunigiana a causa del caro bollette. Una nuova battaglia per Luigi Filippi, presidente dell’Aeci, che accusa Gaia di essere un ente partitico che opera illegalmente quando interrompe un pubblico servizio con la rimozione dei contatori. Per questi motivi Filippi chiede che la gestione degli acquedotti torni ai singoli comuni, solo in questo modo gli utenti potranno risparmiare il 60% sui costi della bolletta.