Cultura

La castagna nel Parco

Passeggiata con le guide di Legambiente in un percorso tematico dove il Castagno parla di gente che raccoglie, accende seccatoi e "batte" le castagne

Prosegue la Rassegna di Legambiente ‘Goditi la Lunigiana’ dedicata quest’autunno ai borghi e alla cultura del castagno nella Lunigiana Orientale.
Sassalbo è un borgo che ha vissuto delle risorse della montagna e, anche oggi che è diventato Sede del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ripropone con orgoglio la principale tradizione alimentare: l’arte di trasformare le castagne in una eccellente farina. Lo fa con una festa organizzata da giovani che anima le vie e aie del paese per due giorni dove la farina di castagne (che in Lunigiana si fregia del marchio europeo della DOP) prende i nomi tradizionali: cian, castignacci, padeletti, ecc. per proporre prodotti che si consumano tradizionalmente accompagnati da formaggi e salumi e... vin brulè!
La nostra passeggiata ci porterà nel grande castagneto da frutto, inserito nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, con un percorso che è stato chiamato ‘il castagno parla’, perché questo ambiente ha tanto da raccontare di cultura locale e di biodiversità, entrambe da conservare gelosamente. Entrati nel borgo in pietra tra vicoli e aie giungiamo ad un ‘metato’ acceso, edificio destinato alla lunga seccagione a fumo delle castagne, prima di essere pulite (’battute’) e trasformate in pregiata farina al mulino. Suggestioni di colori e odori tipici di un borgo del castagno appenninico in autunno ci accompagneranno tutto il giorno, specialmente quando entreremo nella festa del paese ad assaggiare le specialità preparate con la farina dolce.