Parole rassicuranti per l’ospedale di Pontremoli, che nonostante non risulti in linea con gli standard previsti a livello nazionale per gli ospedali di base, è tutelato dai patti territoriali e quindi garantirà i servizi di sempre.
E la direttrice dell’Asl Maria Teresa De Lauretis ribadisce quanto già sostenuto in passato
"Faccio fatica a capire come si possa pensare che la Casa della Salute possa depotenziare l’ospedale. In realtà porta un po’ di qualità in più posizionando i servizi in unico luogo favorendo gli utenti. E all’ospedale non toglie niente" ed ha evidenziato «adesso partiamo con la situazione in atto (quindi con la Casa della Salute al Cabrini) ma resta la piena disponibilità a pensare ad un’eventuale futuro trasferimento. Ovviamente in questo percorso devono essere coinvolti i Medici di Medicina Generale che sono i veri protagonisti della struttura»
Non proprio dello stesso avviso alcuni consiglieri comunali, in particolare il capogruppo di maggioranza Jacopo Ferri, che ravvisano in questo progetto la strada spianata verso la chiusura dell’ospedale, parlano di parallelismo tra realizzazione della Casa della salute e depotenziamento del Sant’Antonio Abate.