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Poste, Fdi-An chiedono tutela per i cittadini

La modifica del servizio di consegna della posta ha mandato in subbuglio tutti i Comuni. Fdi-An si appella ai sindaci affinché intervengano

Già Podenzana e Zeri hanno iniziato a battagliare nella speranza di mantenere invariato il servizio di consegna della posta. Il sindaco dello zerasco Pedrini ha anche fatto ricorso al Tar ma ancora non tutti i sindaci lunigianesi si sono fatti sentire.

"L'attuale scelta di Poste Italiane di revisionare il servizio di consegna postale, - intervengono in una nota Emanuela Busetto e Guendalina Razzini di Fdi-An -riflette ciò che tristemente vediamo oggi accadere nei pessimi standard qualitativi di prestazioni rivolte agli italiani, ovvero l'anteporsi degli utili economici all’utilità del servizio."

"Comprendiamo che - commenta Busetto - dopo la privatizzazione Poste costituisce una società per azioni con disciplina regolamentate dal mercato, ma basare l’operazione solo per assicurare la stabilità finanziaria distoglie la società dal suo ruolo principale: assicurare la consegna della corrispondenza. Spero che non ci siano ritardi nel recapito di fatture o bollette in quanto comporterebbero interessi di mora ai mal capitati."

"Le zone a basso volume epistolare, secondo l'azienda, richiedono un incremento extra - interviene Razzini - che la società ottiene con la commercializzazione di altri prodotti: libri, servizi assicurativi, prodotti d’investimento e offerte di telefonia mobile. D'altro canto mettere le lettere nelle cassette dei cittadini a giorni alterni avveniva già in maniera del tutto informale, senza alcun preavviso. Per screditare ogni responsabilità, Poste, in questi giorni sta palesando il suo intento tramite lettere."

"Crediamo opportuno - concludono - che le amministrazioni del nostro territorio si interessino alla vicenda e intervengano in sostegno della qualità del servizio principale qualora i cittadini ne venissero danneggiati."