Attualità

"Sulla disconnessione non ci accontentiamo"

Le risposte interlocutorie non bastano più ai sindaci della zona a connettività ridotta. Chiedono strategie e interventi straordinari

"Servono una strategia, risorse straordinarie e un piano infrastrutturale dedicato alla Lunigiana. Sulla disconnessione non ci accontentiamo di risposte interlocutorie": è il senso della posizione dei sindaci lunigianesi a seguito della videoconferenza che ha messo attorno a un tavolo virtuale, ieri, gli amministratori e gli attori del territorio, la Regione Toscana e i vertici di Tim per affrontare (vedi articolo sotto) il tema della connettività ridotta che mette in seria difficoltà i cittadini nella loro quotidianità.

In tempo di emergenza sanitaria le criticità, tra didattica a distanza e smart working ad esempio, si sono fatte acute più che mai. Perciò il sindaco di Tresana Matteo Mastrini, nella sua qualità di assessore alla protezione civile dell'Unione dei Comuni della Lunigiana, definisce l'incontro di ieri come una "fumata grigia".

"No, non ci possiamo accontentare di risposte interlocutorie. E neanche di interventi ordinari. Serve una strategia, servono risorse straordinarie ed un piano infrastrutturale dedicato alla Lunigiana. Al primo posto - afferma Mastrini - indico alcune situazioni di fragilità: persone diversamente abili, persone con malattie croniche. Poi sottolineo alcune attività: smart working, didattica a distanza, attività commerciali e strutture ricettive. Queste persone e queste attività, senza la garanzia della telefonia fissa, della telefonia mobile, senza connessione, durante una pandemia, non possono vivere in sicurezza e non sono garantite".

"Quindi da Tim, il più grande gruppo del paese - incalza - mi aspetto che spenda una parte degli utili per investimenti di pubblica utilità. Tutti, nel corso di un'emergenza come questa, siamo chiamati a fare di più. Da liberale, che crede nell'economia di mercato, ritengo tuttavia che le istituzioni, quando serve, possano e debbano alzare la voce, essere presenti, assumersi le proprie responsabilità. Non si può sempre delegare a qualcuno: lo Stato deve essere presente quando ci sono sofferenze. Quindi chiedo a Tim e Regione uno sforzo ulteriore e soprattutto chiedo che, per ragioni di protezione civile, siano garantite le comunicazioni e l'emergenza urgenza".