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Caro bollette, grido d'allarme degli artigiani

Fare il pane costa il 199% in più, e nella ristorazione si tocca il poco invidiabile record del +228% sulle tariffe elettriche. Si teme il tracollo

Fare il pane costa il 199% in più

Fare il pane costa il 199% in più, e nella ristorazione si tocca il poco invidiabile record del +228% sulle tariffe elettriche. Si teme il tracollo nel mondo artigianale della provincia di Massa-Carrara che dopo la chiusura forzata a causa del Covid si trova a fronteggiare l’insostenibile peso delle bollette sui conti già incrinati dalla pandemia. 

Uno studio di Cna Massa-Carrara ha calcolato rincari esponenziali per le tariffe elettriche: acconciatura e estetica (+152%), panificazione (+199%), alberghiero (+150%); impianti (+164%), fonderia artistica (+211%), abbigliamento (+137%), ristorazione (+228%), odontotecnica (+114%). 

Allo stato attuale i prezzi vedono rincari del +378% per il costo dell’energia elettrica e +538% per il gas rispetto al 2019 e, rispettivamente, del +220% e +274% nell’ultimo anno. L'associazione degli artigiani chiede misure di mitigazione.

“Senza strumenti adeguati per calmare lo tsunami energetico per molte imprese potrebbe essere l’ultimo autunno di apertura", spiega Paolo Bedini che è presidente Cna Massa Carrara. Le bollette di Luglio in alcune imprese hanno raggiunto importi pari al totale di sei mesi, in passato. "Una bolletta da 3 mila euro per una piccola impresa artigiana che ne spendeva 800 mediamente incide notevolmente sulle capacità produttive e sulla salute economica. Le bollette pesano per 3-4 volte sui costi aziendali escludendo tutti gli altri aumenti".

Secondo Cna gli aumenti, soprattutto per le attività artigiane, non possono essere scaricati automaticamente sul prezzo del prodotto finale: “Il rischio reale - si sottolinea - è che a conti fatti molti scelgano di non continuare e di chiudere, e non stiamo parlando solo di ditte artigiane senza dipendenti ma anche di aziende strutturate”.