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I ristoratori apparecchiano sicurezza per riaprire

Vogliono superare le restrizioni anti Covid e tornare a servire pranzi e cene. Così gli esercenti della provincia hanno approntato un loro protocollo

Vogliono superare le restrizioni anti Covid e tornare a servire pranzi e cene. Così ristoratori e baristi della provincia di Massa Carrara hanno approntato un loro protocollo con cui apparecchiano la sicurezza a loro avviso necessaria e sufficiente per riapre. La data che hanno fissato è quella del 3 maggio prossimo

Spiega tutto il presidente Fiepet di Confesercenti Toscana Nord per l'area di Massa Carrara Francesco Bennati: “E’ il momento di superare i parametri di riferimento che hanno caratterizzato ad oggi le restrizioni per bar e ristoranti. Dobbiamo semplificare e al contempo determinare nuove modalità di riapertura nette e non interpretabili che, se pur con estremo sforzo e con una certo grado di rigidità, ci permetteranno la ripartenza in tempi certi”. 

Gli operatori hanno confezionato un documento che vuol essere "un contributo concreto a governo e Regione affinché si metta mano in maniera immediata a nuovi protocolli" per "riaprire anche in zona arancione con servizio al tavolo sia a pranzo che a cena". L'elaborato sarà consegnato al governatore toscano Eugenio Giani e costituirà la base del confronto nazionale con il Comitato tecnico scientifico. 

“Pensiamo a protocolli rigidi ma semplici", spiega Bennati. "Per il numero massimo di clienti nel locale in questa fase suggeriamo ancora di tener conto dei posti in base al distanziamento, con una riduzione nella prima fase di un ulteriore 50%. Resta il limite di 4 persone al tavolo senza però più le distinzioni tra convivente e non conviventi. Visto che i tempi di permanenza media e quindi i possibili rischi di contagio aumentano nelle fasce serali, dalle 17 permesso solo il servizio al tavolo e l’accesso al locale esclusivamente dopo misurazione della temperatura".

E ancora: "Orario per i bar sarà dalle 5 alle 20, mentre i ristoranti chiuderanno alle 22. In caso di coprifuoco lo scontrino fiscale rilasciato un’ora prima dell’inizio permetterà un bonus di rientro di 30 minuti. Come data di riapertura dei pubblici esercizi sia a pranzo che a cena con questi protocolli, indichiamo il 3 maggio". Non basta: “Visto che le attività arrivano alla tanto attesa riapertura in ginocchio - conclude Bennati - occorrono nuovi ristori parametrati sulle reali perdite e non su percentuali legate a quelle mensili. Poi suolo pubblico gratuito fino al 31 dicembre, Imu sospesa e credito di imposta su affitti e bollette anche questi fino alla 31 dicembre”.