Attualità

In provincia 6.000 famiglie in povertà

E' la stima fornita da Coldiretti, che mette in campo iniziative solidali su tutto il territorio. A Massa donati 140 chili di alimenti

La donazione

Mai così tanti poveri. Sono 6mila le famiglie che vivono al di sotto della povertà nella provincia di Massa Carrara. La stima è di Coldiretti, che in queste settimane sta portando avanti molte iniziative a sostegno delle fasce più in difficoltà che a causa del Covid-19 hanno visto peggiorare ulteriormente la loro situazione. Dopo la Spesa Sospesa attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica e le tante donazioni degli scorsi mesi ad associazioni e mense per i poveri del territorio come la Diocesi di Massa Carrara Pontremoli e per l’Oasi della Felicità di Licciana Nardi, l'associazione degli agricoltori ha provveduto a donare una fornitura di pacchi alimentari al Comune di Massa in occasione dell’appuntamento settimanale con il mercato di prossimità di Campagna Amica in Largo Matteotti nel centro di Massa.

E' stato il direttore di Coldiretti Massa Carrara Alessandro Corsini a consegnare all'assessore al sociale Amelia Zanti la donazione: “Vogliamo essere vicini alle comunità e soprattutto a chi ha più bisogno con prodotti di qualità. Il cibo che abbiamo donato è tutto di origine italiana ed è frutto del lavoro dei nostri associati che nonostante la pandemia e le mille difficoltà dimostrano ancora una volta grande sensibilità ed attaccamento al territorio. Non è certo casuale la scelta del nostro mercato a chilometro zero, ospitato nel cuore della città, per la consegna della fornitura. E' un piccolo gesto, ma di sostanza e concretezza, che porta con sé la speranza del conforto per le persone in difficoltà e il valore dell’agricoltura italiana”.

"Ringraziamo Coldiretti – ha detto Zanti - per aver dimostrato sensibilità verso le esigenze del territorio donando alimenti di qualità e completamente prodotti in Italia. Oggi i produttori ci hanno consegnato circa 140 chili di generi alimentari che distribuiremo alle famiglie più bisognose. In particolare, a quelle maggiormente in difficoltà in carico ai nostri servizi sociali".