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Ritorno al lavoro, "pochi autobus e affollati"

E' l'allarme che lanciano Fit Cisl e Filt Cgil chiedendo di aumentare le corse. "Difficile la situazione per la Lunigiana", scrivono i sindacati

Autobus affollati, per vie delle giuste norme sul distanziamento, poche corse e passeggeri che inevitabilmente restano a terra per aspettare un'altra corsa. E' quello che denunciano la Fit Cisl e Filt Cgil per quanto accaduto a Massa per il primo giorno della Fase 2 con il ritorno al lavoro di migliaia di persone.

"Il numero degli utenti - scrive in una nota stampa la Cisl - è infatti cresciuto di giorno in giorno a partire dal martedì successivo alla Pasquetta, grazie alla riapertura di alcuni esercizi commerciali come i negozi per i bambini e l’apertura di alcuni uffici, il trend è poi continuato in modo progressivo".

"Parliamo -continua il sindacato - soprattutto di quelle corse sulle linee più gettonate, come le linee 60 e 61 su Massa, la linea 52 su Carrara dove da 5 corse all’ora si è passati a 2, la linea 75 che collega Carrara a Massa e viceversa dove la frequenza si è dimezzata e le linee 16 e 17 che portano utenza da Pontremoli e Aulla a Massa che, sebbene non sono state ridotte, con le limitazioni attualmente in atto sono sature in alcuni orari".

"Gli autisti - dice Enrico Manfredi (Filt-Cgil) - sono ancora in cassa integrazione, e ci sono poche corse". Particolarmente difficile la situazione per la Lunigiana, dove i collegamenti sono affidati a 'bussini' con singola porta.

La Cisl ha subito segnalato l'accaduto all'azienda di trasporti chiedendo di aumentare le corse e di far rientrare gli autisti in cassa integrazione.