La truffa consiste nel far credere all'automobilista che la sua macchina ha involontariamente urtato il retrovisore dell'auto. In realtà il malfattore colpisce con un oggetto la macchina della vittima e sostiene che gli è stato rotto lo specchietto retrovisore, naturalmente già danneggiato, pretendendo di essere risarcito del danno subito.
Fortunatamente, non c'è cascato il 50enne di Podenzana che ha minacciato il truffatore di chiamare i carabinieri, mettendo così in fuga il 40enne che aveva uno spiccato accento napoletano ed era a bordo di una panda.