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Guadine di Pradaccio, trekking ad alta quota

​Non si arrestano le proposte dell’associazione dell’Alpinismo Lento Mangia Trekking lungo i percorsi tra i parchi di mare e della montagna

Foto di Mangia Trekking

Un insieme di suggerimenti per approfondire la conoscenza ambientale, storica e culturale dei territori verdi. Così in una giornata piuttosto bagnata e fredda, alcuni amici del Mangia Trekking, con l’autorizzazione del comando Carabinieri - Forestale, sono saliti in Appennino a visitare la Riserva Naturale delle Guadine Pradaccio. 

Accompagnati direttamente dal comandante di stazione, Maresciallo Paolo Guidastri, gli escursionisti hanno camminato in un luogo incontaminato, dove è stato possibile osservare e acquisire conoscenza circa la naturalità del bosco e la sua biodiversità. 

Nella giornata i partecipanti alla visita hanno esaminato il sottobosco, il bosco, le piante, il lago e la torbiera, e alcuni degli animali o uccelli che vivono e riparano nella Riserva. Dal capriolo, al lupo, all’aquila, con attenzione anche agli anfibi, dove la rana temporaria, come è stato osservato, ha la particolarità di essere facilmente confondibile con il comune rospo.

Tra le tante persone presenti e attratte dall’esperienza, anche Monica Valenti, l’associata esperta guida escursionistica, e organizzatrice della interessante giornata. Cogliendo l’occasione di tanto interesse, il comandante Guidastri, ha anche dato informazione circa alcuni importanti studi naturalistici che si vanno eseguendo all’interno della stessa Riserva Naturale Guadine Pradaccio.

Si tratta di un osservatorio degli eventi e delle evoluzioni naturali, un’attività curiosa e gradevole per tutti, che l’associazione Mangia Trekking propone divenga un momento formativo, indirizzato soprattutto ai ragazzi in età scolastica. 

Per effettuare la visita alla Riserva delle Guadine Pradaccio,
occorre inoltrare direttamente, con adeguato anticipo, una richiesta al locale comando Carabinieri - Forestale.