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Addio al Corpo Forestale dello Stato lunigianese

Da ieri, primo giorno del nuovo anno, il Corpo Forestale dello Stato ha cessato di esistere e anche le stazioni lunigianesi sono confluite altrove

Nato nel 1822, il Corpo Forestale era specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell'ambiente e del paesaggio e nel controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare. Inoltre, negli ultimi anni, aveva avuto un ruolo fondamentale nel combattere il commercio illecito di animali, nel controllo della caccia di frodo e nel fare battaglia all'ecomafia. 

Da ieri, però, non esiste più. 

Con la riduzione dei corpi di Polizia inserita all'interno della riforma della Pubblica amministrazione, la Guardia Forestale è stata accorpata ai Carabinieri. Le funzioni non spariscono, ma confluiscono in quest'ultimo corpo anche se viene meno uno dei punti di riferimento fondamentali per il mondo animale e naturale, tanto che diverse sono state le manifestazioni per fermare questa riorganizzazione, soprattutto laddove un controllo continuo e certosino per difendere il nostro patrimonio naturale è fondamentale.

Quello che ha spinto alcune parti politiche e diversi civili a manifestare, è inoltre la poca chiarezza su come verranno gestite tutte le emergenze di cui si faceva carico il Corpo, quindi la paura è che gli ecoreati saranno più difficili da combattere.

Anche in Lunigiana, di conseguenza, spariranno le basi alle quali la popolazione era abituata a fare riferimento, ovvero: le stazioni di Bagnone, Fivizzano, Pontremoli, Zeri e Massa.