Attualità

Il cibo sul crinale che fa Comunità

Stamani la presentazione del piano strategico della Comunità del cibo di Crinale 2040 alla presenza della vicepresidente della Regione

Saccardi stamani a Pontremoli

Realtà di confine e per questo di passaggio di scambio e di cerniera, posta tra Toscana e Emilia-Romagna: è questo la Comunità del cibo di Crinale 2040 il cui percorso è stato avviato nel 2019 a Pontremoli e che stamani ha presentato il proprio Piano strategico alla presenza anche della vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, assessora all'agroalimentare.

Lo scopo della comunità è valorizzare e tutelare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare, cioè il cibo di crinale, dal grande valore etnografico ed antropologico, sintesi dell’incontro tra pianura padana ed il mare nostrum. Così stamani Saccardi ha fatto tappa a Pontremoli per conoscere di persona i volti e le azioni di chi si sta impegnando per far sentire il crinale non come luogo di divisione ma come occasione di incontro e contaminazione, fonte di crescita e di miglioramento. Insieme a lei i sindaci della zona, il vicepresidente della Provincia di Massa-Carrara Claudio Novoa e l’onorevole Cosimo Ferri.

“Questa Comunità del cibo vanta la grande risorsa data dalla cooperazione fra due regioni, Toscana ed Emilia-Romagna, e speriamo presto anche la Liguria – ha detto la vicepresidente Saccardi -. Crediamo che sia arrivato il momento di risvegliare l’orgoglio di chi vive in aree fragili che hanno conosciuto l’abbandono e lo spopolamento, per mettere insieme conoscenze, costruire relazioni, porsi obiettivi sempre più ambiziosi, per accrescere il proprio sapere, formarsi ed essere protagonisti”.

Proprio i giovani sono stati i protagonisti dell’evento organizzato dalla Regione Toscana durante l’ultima Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare nella quale proprio l’istituto Pacinotti Belmesseri di Fivizzano si è aggiudicato la vittoria del concorso Che film l’Agrobiodiversità!, al quale hanno partecipato 11 istituti tecnici e professionali a indirizzo agrario della Toscana, realizzando ciascuno un video spot sul tema.

“Sappiamo – ha proseguito Saccardi - che i territori più vulnerabili hanno dimostrato capacità straordinaria di resilienza. E questa emergenza sanitaria lo ha messo in evidenza, restituendo importanza, ruolo e accreditamento alla prossimità. Il grande patrimonio culturale immateriale ovvero le pratiche, i saperi, le capacità, come anche gli strumenti e gli spazi culturali, sono espressione identificativa delle comunità ed è nostro dovere incoraggiarne il rispetto, sostenendo la creatività umana e orientando lo sviluppo sostenibile".