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Pontremoli rifiuta le unioni civili, è guerra

L'amministrazione Baracchini e il consigliere di minoranza Mazzoni, si stanno infatti scontrando sulla difesa della famiglia naturale

Quello che non va proprio giù a Francesco Mazzoni, consigliere della lista Open Pontremoli, è il fatto che all'ultimo consiglio comunale la giunta abbia approvato una mozione presentata dal presidente del consiglio stesso, Bertolini Patrizio, che si schiera dalla parte della famiglia naturale, tanto da proporre all'amministrazione un comportamento da assumere nei confronti di chi la pensa diversamente.

Il testo della mozione, infatti, recita: "che è giusto opporsi a qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale, violare i diritti alla libertà di opinione e di credo religioso, garantiti e tutelati dagli articoli 21 e 19 della Costituzione, di tutti coloro che pubblicamente dovessero esprimere un giudizio critico nei confronti di orientamenti sessuali diversi da quello naturale tra un uomo ed una donna, o dovessero opporsi ai tentativi di snaturamento dell’istituto familiare, quali ad esempio l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la possibilità di affidamento ed adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso e sosterrà eventuali campagne referendarie abrogative degli argomenti in oggetto.”

Ovviamente Mazzoni si è opposto con il suo voto contrario ma anche con una mozione di tutta risposta a questa iniziativa, che va contro la legge stabilita dallo Stato e, soprattutto, assurda per un paese che si ritiene la capitale della cultura lunigianese e che, invece di proseguire di pari passo con l'evoluzione dell'acquisizione di alcuni diritti fondamentali da parte dell'uomo, si arrocca all'interno delle sue mura storiche, forte delle sue congreghe ecclesiali. 

Ma tutto questo non stupisce visto il rifiuto del sindaco Lucia Baracchini di celebrare le unioni civili, nonostante la legge lo preveda. 

Secondo il consigliere di minoranza, come recita anch'egli nella sua documentazione, i problemi della comunità come, ad esempio, i lavori necessari per mettere in sicurezza la scuola che, a inizio anno scolastico ha fatto acqua da tutte le parti, sono sicuramente più importanti da discutere e approvare nel più breve tempo possibile.