Politica

Il liceo vescovile è un'eccellenza e va protetto

Il Pd si spacca sul Vescovile di Pontremoli che ha visto modifiche e limitazioni per quanto riguarda le rette e gli accessi

Se Roberta Longinotti (Pd Pontremoli) ha denunciato come assurda le modifiche applicate alle modalità di iscrizione al liceo vescovile, il Pd dei consiglieri di minoranza Mazzoni, Sordi e Petriccioli prende le distanze.

"Sul Liceo Classico Vescovile, - spiegano i consiglieri - Longinotti parla per sé, ma non rappresenta certo la maggioranza del PD di Pontremoli. Quella che ci ha tenuto a inviare ai giornali non è la posizione del PD, ma la sua posizione personale. Non è stata discussa nell'assemblea del Partito. E i consiglieri comunali non ne sapevano alcunché. Il Liceo è una delle nostre eccellenze, una scuola che ha curato la formazione umana, culturale e professionale di generazioni. E' giusto incoraggiarla, sostenerla, fare tutti gli sforzi perché continui a svolgere un servizio insostituibile."

"L'amministrazione comunale - proseguono - ha sbagliato nelle forme e nei modi. Non ha alcun senso dare un contributo sulla retta direttamente alle famiglie, peraltro in modo discriminatorio e prevedendo dei limiti di reddito fino a 40000 euro di ISEE, lontanissimi dai limiti per ogni altra agevolazione legata al reddito. Bisogna dare un contributo direttamente alla scuola, come peraltro già accaduto. Piuttosto, il sindaco e l'amministrazione pensino a intervenire sull'asilo nido, sui trasporti e sui buoni mensa, solo per fare un esempio."

Fanno degli esempio: "Le riduzioni per buoni mensa e trasporti comunali sono previste solo per le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 6500. Inoltre non è previsto alcuno sconto legato al numero di figli. Quindi una famiglia con un figlio al liceo e 40000 euro di ISEE ha diritto all'aiuto, una famiglia con tre figli e 7000 euro di ISEE all'asilo, alle elementari o alle medie non ha diritto a nessun tipo di aiuto da parte del nostro Comune. Questo è assolutamente iniquo e ingiusto."

"In ogni caso - concludono - se l'amministrazione e il Comune si vogliono occupare dell'istruzione, si occupino dell'istruzione di tutti e lo facciano con un progetto organico, non con interventi spot  per buttare un po' di fumo negli occhi. Smettiamola di usare la famiglia e l'istruzione come bandiere e cerchiamo di andare al concreto delle questioni."