Cultura

Sacralità e tecnologia vegliano dalla montagna

Nei giorni scorsi Mangia Trekking si è recata sul monte Molinatico dove si estende la strada del fungo porcino e il percorso dei cacciatori di cervi

Foto di Mangia Trekking

Nei giorni scorsi alcuni amici del Mangia Trekking, dal passo della Cisa, sono saliti sul monte Molinatico, situato tra i comuni di Borgotaro, Berceto e Pontremoli. Il luogo è molto rinomato e conosciuto per essere sulla strada del fungo porcino, in un verde territorio ricco di faggete, dove il fungo è considerato una ricchezza e un prodotto tipico di alta qualità. 

La località è naturale e altamente panoramica. Si racconta che nella preistoria il Monte Molinatico fosse abitato da comunità di cacciatori, perché nella zona avveniva il periodico passaggio migratorio di grandi branchi di cervi.

Certo è, che un tempo sulla vetta del monte Molinatico, vi giungevano soltanto persone appartenenti alle comunità dei piccoli paesi vicini, nei vari versanti. Pastori, qualche bravo cercatore di funghi o cacciatore e naturalmente gli appassionati in transito sui crinali delle montagne tra Emilia e Toscana.

Un tempo, il luogo sembra avesse anche una sua particolare sacralità, rappresentata soprattutto da quella solitaria croce in ferro collocata sulla sua sommità. Ma oggi la vetta del monte Molinatico, come hanno voluto documentare gli amici del Mangia Trekking, presenta un mutato aspetto naturale,
davvero significativo del tempo che viviamo. 

Infatti, sono sacralità e tecnologia, come vigili custodi, a vegliare insieme sulle comunità dall’alto della montagna.