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Accordo Asl, che fine ha fatto?

L'ex sindaca Silvia Magnani torna sul protocollo che il Comune ha concordato con l'Asl interrogando la commissaria sulla questione

La garanzia di una buona sanità e la presenza dei servizi è di importanza primaria per un paese così distante dalle principali strutture ospedaliere; infatti, i vari sindaci dei Comuni lunigianesi lottano quotidianamente per mantenerli sul proprio territorio. 

Questo obiettivo era stato raggiunto dall'ex amministrazione grazie ad un accordo con l’ASL, ma attualmente non è entrato ancora in vigore.

"Nella riunione di giunta numero 70 del 12 settembre 2016 - spiega Silvia Magnani - abbiamo approvato un protocollo dettagliato nato dopo un confronto molto complesso con l’ASL."

Il protocollo prevede la concessione in comodato d’uso gratuito per 50 anni all’Azienda USL Toscana Nordovest dell’immobile del Quartiere Gobetti; la concessione in comodato d’uso gratuito all’ASL dell’immobile sito in Aulla (ex asilo nido) per la durata di 50 anni in cui localizzare gli uffici amministrativi della Zona Distretto/Società della Salute della Lunigiana ed ogni altro servizio connesso; il perfezionamento della vendita all’ASL del terreno dell’ex area ferroviaria per la costruzione del nuovo Poliambulatorio.

L’ASL si accollerebbe i costi degli interventi necessari per trasferire gli uffici amministrativi e le attività istituzionali attualmente collocati nel palazzo che ospita anche Distretto/Società della Salute della Lunigiana, Consultorio e Smia. Nei locali dell’attuale Poliambulatorio resterebbero tutte le attività ambulatoriali compreso il servizio 118.

"Vorrei sottolineare - continua Magnani - che nell’accordo l’ASL si impegna a corrispondere oltre agli 82mila euro rimanenti per l’acquisto del terreno nell’area della ferrovia ulteriori 248.838,42 euro a saldo dei mutui a carico del comune per gli edifici di cui entrerebbe in possesso. In totale entrerebbero, a vario titolo, 330mila euro nelle casse del comunePerché non viene firmato? Fermarsi significa perdere soldi e servizi, obbligare i cittadini ad andare in altre sedi, lontano da Aulla."