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"Non ho commesso reato, credo in alcuni ideali"

Così il professor Manfredo Bianchi, l'insegnante che ha sventolato la bandiera della Rsi dopo aver saputo che la Regione è pronta per una denuncia

Dopo la reazione del presidente della Toscana Enrico Rossi alla notizia che ha fatto il giro del web, Manfredo Bianchi, il professore di Carrara che ha sventolato la bandiera della Repubblica di Salò sta valutando un'azione legale: "Sto valutando con i miei avvocati la possibilità di una azione legale nei confronti del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che mi ha dato dell'energumeno fascista in un suo post su Facebook. Potrebbero esserci gli estremi per la diffamazione". 

Enrico Rossi  ieri ha dato mandato all'avvocatura regionale per una denuncia di apologia di fascismo: "Credo che per Rossi si tratti solo di propaganda elettorale e quindi non credo che procederà. Inoltre so di non aver commesso nessun reato - dice Bianchi-; non ho mai picchiato nessuno, non sono un energumeno e non ho mai fatto propaganda in classe. Il mio era un gesto simbolico, per me che credo in alcuni ideali". 

Bianchi ha anche dichiarato di essere stato minacciato per strada e sui social assieme alla sua famiglia e ad altri amici che ha dovuto rimuovere dal profilo Facebook per sicurezza. 

Intanto oggi si sono svolte le celebrazioni a Vinca, la località di Fivizzano non distante dal monte Sagro, dove nel 1944 furono uccisi 173 civili in una strage nazifascista.

Gli abitanti della località hanno applaudito il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi, il quale ha annunciato che per lunedì è prevista una riunione straordinaria della giunta comunale: "Daremo mandato ai nostri legali di procedere nei confronti dell'insegnante per apologia di fascismo, inoltre faccio appello a tutti i democratici ed antifascisti: domenica mattina - ha detto - appuntamento alle ore 8 a Campocecina saliremo tutti sul Monte Sagro a riprenderci idealmente la nostra montagna, piantando sulla vetta il tricolore della Repubblica Italiana".