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La crisi idrica avanza, primi divieti dei sindaci

Allarme siccità: ecco i Comuni toscani dove sono state emanate le ordinanze per limitare il consumo dell'acqua. Situazione in peggioramento

La crisi idrica avanza anche in Toscana, con una situazione di siccità definita di livello medio e in peggioramento da parte dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale. Stretti nella morsa di piogge scarse e temperature sopra la media, gli invasi distribuiti sul territorio regionale al momento paiono reggere l'urto.

In base ai dati dell'Osservatorio dell'Autorità il lago di Bilancino è tra l'80 e il 90% della sua capacità, Montedoglio ha risorsa idrica e il sistema delle dighe del Serchio conta sui 25 milioni di metri cubi. Ma la prospettiva non promette bene e il sistema risulta tendere al peggioramento della severità idrica, con l'alveo dei fiumi a portata via via sempre più ridotta. 

I livelli attuali dei corsi d'acqua sono quelli normalmente registrati nel mese di Agosto e a risentirne maggiormente potrebbero essere le aree a maggior vocazione agricola come la Maremma, o quelle ciclicamente più esposte della Val di Cornia, della Lunigiana e della Versilia nonché l'isola d'Elba.

Già nei giorni scorsi l'Autorità idrica toscana (Ait) aveva invitato i sindaci a procedere all'emissione di ordinanze che limitassero il consumo dell'acqua agli usi domestici e igienici, con sanzioni tra 100 e 500 euro per le violazioni. Al momento ordinanze in questo senso sono in vigore tra l'altro anche a Empoli, a PistoiaLivorno, a Campi Bisenzio e a Scandicci, a San Giovanni Valdarno e a Campiglia Marittima, a Poggibonsi e a Sovicille nonché a Fauglia, a Borgo a Mozzano e a Massarosa.

In generale, la maggior parte dei divieti - estesi a tutta la stagione estiva - riguarda il riempimento di piscine o vasche ornamentali, il lavaggio di auto con acqua dell'acquedotto, ma anche in alcuni casi l'innaffiamento di parchi o giardini.

E gli effetti della siccità si fanno sentire anche tra gli animali. A Porcari, due dei tre pulcini di cicogna della coppia che da anni vi nidifica sono stati trovati morti sotto al pilone che ospita il loro nido. L'ipotesi è che i genitori non siano riusciti a procurare loro cibo sufficiente e che poi il caldo torrido abbia dato loro il colpo di grazia. I piccoli si alimentano volentieri con i girini che si trovano nel vicino Rio. Ma adesso quel corso d'acqua è in secca.