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"Acqua gratis ai comuni montani"

Il sindaco di Tresana Matteo Mastrini risponde così al direttore generale Alessandro Mazzei dopo le affermazioni sul costo eccessivo dell'acqua

Lo fa in una nota dove parte alla carica contro il direttore generale dell'Ente, proseguendo in quella che da tempo è diventata una vera e propria battaglia: "I costi di gestione a cui fa riferimento Mazzei sono quelli della città metropolitana di Firenze e di città di mezzo milione di abitanti ubicate in pianura, con reti che necessitano di potabilizzazione e sollevamento, non certo dei Comuni montani nei cui territori sono presenti sorgenti in quota che distribuiscono l'acqua per caduta e non necessitano di potabilizzazione."

"Per una corretta gestione delle acque che rispetti l'evoluzione dinamica degli equilibri ambientali - continua il sindaco -  è indispensabile pianificare la distribuzione idrica all'interno di ogni bacino idrografico e idrogeologico, in funzione dell'ubicazione delle fonti di approvvigionamento e sia della morfologia dei singoli territori."

Secondo la teoria del primo cittadino se un territorio è dotato di sorgenti d'acqua a quote superiori ai Paesi di approvvigionamento, (caratteristica che si riscontra per i Comuni Montani), per trasferire l'acqua nelle abitazioni il Comune non spenderebbe nulla, e se alle condotte idriche venissero applicate delle semplici turbine si produrrebbe corrente elettrica pulita da vendere e alimentare così le casse comunali.

"L'acqua è la ricchezza dei Comuni Montani - conclude Mastrini - che, gestita in forma autonoma e nel rispetto degli equilibri ambientali, favorisce lo sviluppo armonico della montagna garantendo così una reale protezione dal dissesto idrogeologico e dalle alluvioni dei territori di pianura: le nostre sorgenti sono utilizzate senza alcun ritorno per i Cittadini, gravati da bollette sui cui Gaia carica il costo del Personale, che ammonta a 2,5 milioni di euro."