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"La Lunigiana non è di serie B"

Il sindaco di Tresana critica il modello sanitario di contrasto al Covid-19 applicato nella zona in particolare riguardo agli assetti ospedalieri

"Non siamo cittadini di serie B": a ricordarlo ai vertiti della sanità regionale e d'area è, per la Lunigiana, il sindaco di Tresana Matteo Mastrini. Mastrini in una nota critica il modello sanitario di contrasto al Covid-19 applicato nella zona, in particolare riguardo agli assetti ospedalieri.

Non era il modello giusto, scrive, "quello realizzato in Lunigiana, creando reparti Covid in ospedali già problematici. Senza percorsi separati, con persone entrate in ospedale con due tamponi negativi e positivizzate all'interno delle strutture. Esistiamo anche noi: speriamo che qualcuno se ne ricordi, non solo nei momenti di disperazione. Non solo per giustificare scelte estreme, ma per farci vivere e curarci dignitosamente. Non vogliamo una Toscana a due velocità, non vogliamo essere l'altra velocità. Non siamo cittadini di serie B".

Mastrini prende a pietra di paragone i nuovi letti per pazienti Covid attivati a Prato e a Lucca: "La Toscana ha 150 nuovi posti letto Covid in più a Campo Marte a Lucca. Bene. Questi 150 letti si aggiungono ai 190 del nuovo ospedale realizzato a Prato. Benissimo. Posti letto ottenuti valorizzando strutture inutilizzate - osserva - che resteranno in funzione anche finita l'emergenza. Ben fatto. E' il modello giusto: non lo era invece quello realizzato in Lunigiana", afferma.