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L'adroterapia nei Livelli Essenziali di Assistenza

Finalmente un decreto ha fatto sì che l'adroterapia, la cura per alcuni tumori duri da sconfiggere, fosse inserita all'interno dei Lea

Un passo importantissimo per i malati, in quanto prima si trattava di una tecnica preclusa a pochi e che invece, oggi, grazie a una lunga battaglia, finalmente sarà aperta a tutti; infatti, entrerà a far parte delle terapie offerte dal Sistema Sanitario Nazionale.

Tra coloro che hanno insistito per ottenere quest'apertura, spicca anche il sindaco di Tresana Matteo Mastrini che tra raccolta firme e convegni è riuscito a dare il suo contributo.

L'Adroterapia è una forma avanzata di radioterapia, che al posto dei raggi X e degli elettroni, utilizza fasci di protoni e ioni carbonio: i fasci sono capaci di spezzare con maggiore forza il Dna delle cellule tumorali e impedire loro di riprodursi.

"Fino a oggi - spiega Mastrini in una nota - le cure con adroterapia erano erogate solo all'interno del Sistema Sanitario Regionale di Lombardia ed Emilia Romagna. I pazienti provenienti da altre Regioni potevano accedere alle cure solo dopo l'autorizzazione della propria Asl".

La soddisfazione del Presidente del Cnao: "Nel nostro Paese ci sono almeno 4500 pazienti oncologici ogni anno che necessitano dell'adroterapia come migliore risposta terapeutica alla loro malattia - afferma Erminio Borloni - la Fondazione Cnao, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, ha già trattato con Adroterapia oltre 1200 pazienti italiani e stranieri. E' uno dei soli sei centri al mondo capaci di effettuare trattamenti di adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio". 

Il Decreto sui nuovi Lea prevede trattamenti di adroterapia per dieci tipi di tumore. I fasci di protoni e ioni carbonio sono prodotti da un acceleratore di particelle (sincrotrone), simile a quelli del Cern di Ginevra, alla cui realizzazione hanno lavorato seicento aziende e a cui hanno collaborato numerosi enti tra cui Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), le Università di Pavia e Milano, il Politecnico di Milano e il Cern di Ginevra.

"Venerdì 31 Marzo, grazie all'impegno delle Comunità delle valli di Bigliolo, visiteremo il Cnao. La partenza è prevista alle ore 5.45 da Aulla e il rientro in serata. Sarà un'occasione per conoscere questa realtà che potrebbe regalare una nuova speranza di vita a chi soffre."