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Mastrini scrive al direttore Asl De Lauretis

Dopo la riunione tra sindaci e Società della Salute della Lunigiana sul problema del Punto di Primo Soccorso, Mastrini scrive alla dirigenza dell'Asl

La sua lettera contiene le linee guida di quella che è la situazione attualmente in Lunigiana e di quali sono i bisogni del territorio e della sua popolazione. Un'area chiaramente diversa dal resto della Toscana che richiede, quindi, un progetto specifico.

"ll modello organizzativo del 118 di Aulla - spiega il sindaco di Tresana Matteo Mastrini in una nota - dovrebbe tener conto di tre aspetti fondamentali:

"Ricordiamo che nell'organizzazione del Soccorso è necessario tener presenti i tempi, che per legge sono individuati in 8 minuti nelle aree urbane e 20 nelle aree extraurbane. Per tali motivi l'organizzazione del 118 di Aulla è stata realizzata con un'automedica con medico e infermiere, considerando la necessità che sull'evento fossero presenti le due figure, adeguatamente formate, che anche nelle strutture ospedaliere sono il team preposto alla stabilizzazione degli eventi acuti. Il bacino d'utenza del PPS, non avendo punti di soccorso ospedalieri in loco, deve sempre essere centralizzato negli ospedali di Pontremoli, Sarzana e Massa. Il supporto per il trasporto, se necessario, era rappresentato da un'ambulanza fornita dalle Associazioni di Volontariato presenti in molti Comuni."

"Un'ambulanza con medico a bordo per il soccorso in autostrada,  - prosegue - per la centralizzazione del paziente nei presidi ospedalieri specialmente nelle emergenze tempo - dipendenti (come nelle sindromi coronariche acute o nei traumi maggiori) e per un utilizzo a tutto tondo del personale anche per la gestione di un Primo Soccorso per codici a bassa gravità di pazienti deambulanti (esecuzione di una medicazione, misurazione della pressione, esecuzione di un ECG, trasferendolo ad un centro di riferimento per via telematica)."

"La necessità di avere fin dall'inizio utilizzato il modello dell'auto medica è stato dettato dal fatto che a preparazione dei volontari spesso non è sufficiente e l'orografia di questo territorio presenta delle obiettive difficoltà (gruppi di casolari sparsi e spesso percorsi difficili per giaccio ). Questa organizzazione, unita ad una attenta formazione del personale dipendente, ha reso un buon servizio in termini di urgenza - emergenza alla popolazione. Esclusa la possibilità di far atterrare l'elicottero in autostrada, ad Aulla e dintorni non esistono elisuperfici per il soccorso integrativo con questo mezzo per la centralizzazione nei presidi ospedalieri di riferimento (l'unica possibilità in emergenza è utilizzare il campo sportivo durante le ore diurne e per codici che ne giustifichino l'uso). Sicuramente ad Aulla, considerata la nuova normativa regionale sulle case della salute, sarebbe possibile progettare una struttura idonea ove collaborino i medici di famiglia, la Guardia medica e il personale sanitario del 118 ad integrazione degli gli ambulatori specialistici: la popolazione di Aulla, Licciana, Podenzana, Comano e Tresana trarne un grosso beneficio in termini di assistenza sanitaria globale e con costi contenuti. La presenza di un laboratorio e di una struttura radiologica di base gestita dai privati con cui attuare convenzioni potrebbe abbattere i costi di trasferimenti con mezzi di trasporto. Tale soluzione potrebbe risolvere in loco i codici a bassa gravità."

Infine, sui locali in cui è stato trasferito il 118 di Aulla: "Sono del tutto inidonei ad ospitare un PPS: i locali sono angusti tanto da rendere difficoltoso il trasferimento del paziente dal lettino di visita alla barella, diventa difficile eseguire manovre complesse come trattare un arresto cardiaco, l'area destinata al parcheggio dell'auto medica presenta difficoltà per uscite di emergenza (auto parcheggiate male e cancello automatico lento), i locali destinati alla sosta del personale sono dislocati su piani diversi e non sono collegati con il telefono, la sede del 118 è in area Pime."

"Ritengo necessario  - conclude - riportare il PPS presso la Croce Bianca di Aulla senza privarlo dell'infermiere notturno: la popolazione ha bisogno di efficienza, di soluzioni logiche.Il bilancio dell'Asl lo consente, non si tratta di spese inutili, ma di costi necessari per una sanità di qualità.Chiedo, a nome e nell'interesse dei Cittadini, se l'Asl intenda applicare criteri qualitativi alla gestione della sanità, se ci consideri numeri, se intenda trattarci come Persone. Chiediamo solo di continuare a vivere dove siamo nati."