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Tutela del domicilio e legittima difesa

Per questo si firmerà a Tresana da lunedì prossimo presso l'ufficio anagrafe del comune. Un atto dovuto secondo il sindaco Mastrini

La proposta di legge riguarda la modifica dell’Art. 614 del Codice Penale: “Chiunque si introduca nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero s’introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione da uno a sei anni (anzi che da sei mesi a tre anni)”.

"E’ un atto dovuto – afferma il Sindaco di Tresana Matteo Mastrini – lo dobbiamo ai Cittadini affinchè possano sentirsi più sicuri a casa propria”. All'interno della proposta di legge si chiede inoltre che “colui che ha posto in essere una condotta prevista dai commi precedenti (il malintenzionato) non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subito in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”. Si chiede infine l'esclusione dell’eccesso di legittima difesa: “Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’Art65".