L’edificio non consuma energia perché con 150 metri quadrati di pannelli fotovoltaici è autosufficiente e se l’impianto produce di più, l’elettricità viene ceduta alla rete elettrica e utilizzata per altri edifici comunali. L’impianto di riscaldamento è sotto il pavimento e l’acqua calda arriva grazie alle pompe di calore geotermiche che estraggono l’energia dal sottosuolo senza costi.
Secondo l’ingegner Roberto Bertolini, direttore dell'ufficio tecnico comunale, è possibile in questo modo abbattere i costi, e la nuova tecnologia consentirà di coprire il fabbisogno di energia per i servizi del secondo lotto.
La scuola ospita al momento quattro classi di scuola secondaria di primo grado e quando termineranno i lavori del secondo lotto potranno arrivare a 13.
Questo primo edificio è costato 1.500.000 euro, mentre per il secondo lotto la cifra arriva a 2 milioni, ma sono già stati stanziati i fondi governativi (1.700.000 euro) a cui si sono aggiunti 300.000 euro del Comune da usare per finire il centro scolastico