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"Via la guardia medica? Mandino un sacerdote"

Lo ha detto il sindaco di Zeri, Egidio Enrico Pedrini a margine dei lavori del Consiglio di Uncem, in merito alla riforma sanitaria in Toscana

In Toscana è "a rischio il sistema della salute del cittadino, su cui si vuole ancora tagliare. Ridurre le spese sulle prestazioni significa che si toglie un pezzo di Stato sociale. Qualcuno prova a togliere anche la guardia medica dalle montagne, dicendo che la concentrano. Ho detto che se per qualcuno lo vuole fare, a Zeri non mandino solo un dottore, ma insieme a questo anche un sacerdote perché servirà l'estrema unzione". 

Lo ha spiegato il sindaco di Zeri, Egidio Enrico Pedrini all'agenzia  "Dire", a margine dei lavori del Consiglio di Uncem Toscana, in merito alla riforma delle Asl e alla riorganizzazione sanitaria che prenderà il via a partire dal 1° gennaio. 

Pedrini fa riferimento al fatto che l'affidamento delle cure ad una guardia medica proveniente da un grande centro, avrebbe grosse difficoltà "prima di arrivare" alla destinazione del paziente in un Comune montano, "senza toponomastica". 

In un ragionamento più ampio, coi tagli alla sanità uniti a quelli agli uffici postali oltre all'accentramento delle politiche su rifiuti e acqua, finirà che "in montagna non ci starà più nessuno. Inoltre, non governando la montagna non verrà governato il territorio. Perché, per esempio, l'esondazione sulla costa non nasce a Carrara, nasce a nord, come alla Spezia non proviene da Sarzana, ma da Zeri da dove arrivano le acque".