Non ci sarebbe niente di male se non fosse che, se il padre non avesse schiacciato sull'acceleratore, sicuramente Antonio avrebbe emesso il suo primo vagito direttamente in auto.
Infatti, quando Nadia, la madre, ha messo piede in ospedale, erano le ore 13.20 e l'ora di nascita è stata registrata alle ore 13.38 già comprensiva dei tipici minuti di ritardo dovuti alla registrazione.
Questa corsa contro il tempo è stata necessaria a causa dell'assenza di un punto nascite presso l'ospedale di Pontremoli dove il reparto è stato smantellato e così le donne della Lunigiana sono costrette a recarsi a Massa oppure a Borgo Val di Taro, proprio dove è nato Antonio.
La famiglia del piccolo abita a Villafranca a ben 62,8 chilometri di distanza dall'ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro e a 44,6 chilometri dal Nuovo Ospedale Apuano, ma c'è chi abita in Comuni molto più lontani da dove sono collocati i due ospedali e non hanno alternative.
Già quest'estate un altro bambino era nato in ambulanza, precisamente in autostrada, e il problema rimane sempre lo stesso. E se ci fossero state delle complicazioni?
La stessa madre ha fatto presente questo problema esprimendo preoccupazione per chi potrebbe essere meno fortunato di quanto li sono stati lei e il suo bambino.